Cosa significa alto contatto? Ha ancora senso dire “non farlo o prende il vizio”? Cerchiamo insieme degli spunti.
Il modo in cui le mamme curano i propri figli è, purtroppo, oggetto di critiche più o meno feroci da parte di società in senso più largo e in anche in senso più intimo (vedi famiglia, parenti e amici).
Per tradurlo in parole semplici, se il bambino rimane in braccio lo si vizia e poi non vorrà più stare in altro modo, se invece lo si lascia sempre in culla o nella carrozzina si è tacciati di anaffettività.
Alto contatto e basso contatto
Vediamo cosa significano queste due espressioni.
Il basso contatto prevede una distanza fisica tra madre e bambino, caratterizzata da comunicazione verbale e visiva. C’è il supporto di oggetti che fungono da conforto psicologico (oggetti transizionali) come giochi , copertine ,etc. Di solito è un modello di maternage scelto perché vi è la convinzione che così il bambino sviluppi presto autonomia.

Con l’alto contatto c’è una forte unione psicofisica tra mamma e figlio. Vengono messe in atto delle pratiche volte a prevenire i bisogni del bambino e accogliere le sue richieste, in linea con l’età e lo sviluppo psicofisico. Pratiche come il cosleeping (dividere lo stesso letto) e babywearing (portare addosso il bambino con fascia o marsupio) sono spesso utilizzate.
Il villaggio intorno a mamma e bambino
Un antico proverbio africano recita “ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino “.
Si parla tanto di villaggio anche oggi ma in senso privativo: non c’è quasi più e le famiglie sono sempre più isole. Le mamme devono essere già in piedi il giorno dopo il parto, tornare a lavorare, accudire il bambino, essere in forma e tornare a essere moglie/compagnia. Mi viene da dire: e poi? Ah certo , poi sentire che comunque tutto quello che stai facendo è sbagliato.

Ai tempi del villaggio, le donne erano competenti ed erano circondate da altre donne competenti. Negli anni abbiamo perso le nozioni più basilari , togliendoci tutto il nostro sapere femminile che abbiamo delegato ad altri e alla tecnologia. Intendiamoci, ben vengano ecografie , ospedali ben attrezzati e medicine, ma è venuta meno la sicurezza delle mamme e la fiducia in sé.
Alto contatto e babywearing
Forse hai scelto di portare per praticità e comodità, o forse la tua scelta è stata perché sapevi che così avresti risposto alle esigenze del tuo bambino. Qualunque sia la motivazione , il Babywearing (portare in fascia o marsupio) è uno strumento per essere una mamma ad alto contatto.
Il bambino si sente contenuto come nella pancia, sente l’odore della mamma e il suo respiro. C’è calore e nutrimento, protezione e possibilità di esplorare il mondo stando in un posto sicuro. Amore e tranquillità.
Dal canto suo la mamma può respirare il suo bambino, tenerlo vicino, vegliare su di lui ma allo stesso tempo avere le mani libere. Per abbracciare un altro figlio o per prendersi un po’ cura di sé.
Si può portare in elastica , in fascia o in marsupio. Ognuno può scegliere il supporto migliore per sé e il proprio bambino.
E’ una pratica antichissima che hanno in comune tutti i Popoli. Diverse tradizioni e supporti, ma stesso scopo.
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