Continuiamo a parlare di come cambia il nostro corpo durante la gravidanza e il parto, con un focus particolare sul perineo. Lo facciamo con Mary Cabiddu, ostetrica e mamma portatrice.
Nel precedente articolo Mary ci ha parlato del perineo e ci ha aiutate a conoscerlo meglio. E come cambia il perineo in gravidanza?
I cambiamenti del perineo in gravidanza e durante il parto
La gravidanza è il periodo più importante per preparare i muscoli perineali, in quanto l’aumento progressivo del volume e del peso dell’utero e del bambino sottopone i sistemi di continenza e i muscoli a sollecitazioni notevoli che possono indebolire il pavimento pelvico. Durante la gravidanza si ha uno spostamento del baricentro dovuto al cambiamento di peso e di forma, ne consegue che molti muscoli e legamenti devono fare uno sforzo più grande per mantenere il corpo in posizione eretta con conseguente alterazione delle strutture del sistema muscolo-scheletrico che portano ad una riduzione della capacità di contrazione e di rilasciamento dei muscoli pelvici. Ne deriva una distribuzione del peso corporeo sbilanciata e che può causare rachialgie, sciatalgie, dolori alle articolazioni, stitichezza, diarrea, incontinenza,
tensione muscolare.

Lavorare sulla muscolatura pelvica durante la gravidanza è fondamentale per ottenere un pavimento pelvico elastico. Gli esercizi eseguiti regolarmente permettono di “memorizzare” il movimento e facilitarne l’automatismo; per questo motivo è importante lavorare con pazienza, lentezza e con piccoli movimenti.
L’allenamento evita il sovraccarico sulle strutture pelviche rese morbide e cedevoli dalla gravidanza mantiene elasticità, tono e trofismo della muscolatura pelvica, addominale e lombare, prepara il perineo ad adattarsi alle modificazioni indotte dal parto (prevenzione delle lacerazioni) , rende la donna più consapevole e protagonista del suo parto.
Come prevenire i danni al perineo dovuti al parto?
I danni perineali dovuti al parto possono essere prevenuti non solo con una buona condotta ostetrica durante il parto (favorire il movimento, favorire le posizioni verticali durante il travaglio, evitare l’episiotomia ecc..), ma anche con un’adeguata preparazione della gravida fin dai primi mesi di gestazione. Un obiettivo fondamentale è quello di educare la gravida, facendole prendere coscienza della muscolatura perineale che la donna sfrutterà sia prima sia durante il parto, nonché per tutta la vita in seguito. Il perineo può essere esercitato e massaggiato per essere preparato e protetto, pronto ad accogliere. Nel post-partum è necessario un tempo di riposo che permetta di recuperare un perineo anatomicamente e funzionalmente normale. Per questo si consiglia alla puerpera una rieducazione perineale e solo in un secondo tempo, a perineo ricostituito, una ginnastica addominale. L’obiettivo è il miglioramento delle “performances” perineali, così da consentire al pavimento pelvico di espletare correttamente le sue funzioni di sfintere e di sostegno.

La riabilitazione perineale si avvale di una serie di tecniche finalizzate a migliorare la contrattilità (forza) e la tonicità (resistenza) della muscolatura del pavimento pelvico. Le principali tecniche riabilitative sono rappresentate dalla chinesiterapia, dal biofeedback e dall’elettrostimolazione funzionale.
Esercizi in pillole: il massaggio perineale
Quando vi sentirete pronte lentamente andate dentro la vagina esercitando leggere pressioni circolari, piccoli stiramenti, dolci carezze. Espirando esercitate una pressione lieve ma decisa sul bordo della vagina in direzione del coccige. Il perineo reagirà alla pressione come per trattenere le feci, prendete coscienza di questa naturale resistenza, respirate piano e rilassate l’ano per inibire questo riflesso. I vostri muscoli si abitueranno a ciò che farà il vostro bambino al momento del parto. Più vi eserciterete più la vostra capacità di rilassamento aumenterà e più il vostro perineo sarà elastico.

Presa di coscienza del perineo
Quando sarete pronte mettetevi sedute sul letto, comodamente appoggiate a dei cuscini, con le gambe leggermente divaricate e piegate. Provate a contrarre (stringere) i muscoli del perineo (immaginate di avere una perla dentro la vagina e doverla portare su verso l’ombelico). Utilizzate uno specchio per vedere le parti intime e quindi riconoscere la posizione della vagina, dell’uretra e dell’ano. Vedrete la contrazione dei muscoli allo specchio: vagina e ano si chiuderanno. Evitate di contrarre anche altri muscoli, per es. i muscoli interni della coscia, dei glutei o dell’addome.
La respirazione deve continuare regolarmente: occorre espirare durante la contrazione e inspirare durante il rilasciamento. Mantenete la contrazione per 3-5 secondi e poi rilassate. Il tempo di rilassamento deve durare il doppio della contrazione.
Prendete un cuscino e sedetevi sistemandolo nella zona urogenitale, mettetelo a contatto con il vostro perineo. Chiudete gli occhi e vocalizzate a lungo e a voce alta la lettera “A” ascoltate il vostro perineo stendersi e la vagina aprirsi. Sono piccole preziose sensazioni, movimenti che il nostro corpo riconosce.
Ora provate con la lettera “I” il vostro perineo si chiuderà. Respirate lentamente concedetevi il giusto riposo. Ripetete l’esercizio.
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