Sempre più diffusa, l’acquaticità neonatale sta diventando un must per quasi tutti i nuovi nati. Abbiamo chiesto ad un’esperta di raccontarci perchè ed in cosa consiste.
“Quando mamma mi ha portato in piscina a fare acquaticità per la prima volta, mi è sembrato di tornare nella mia prima casa. L’acqua calda, le coccole, la leggerezza, le capriole: mi sono sentito di nuovo nella sua pancia. E mi sono detto Vuoi vedere che nuotare è imparare a vivere volando?”
Federica e Matteo, mamma e papà di Andrea
“Fare acquaticità con mia figlia è ritagliarci un momento tutto per noi ed una coccola settimanale! E sono consapevole di dare un supporto allo sviluppo della sua motricità”
Francesca, mamma di Gisella
“Ho scelto di fare acquaticità con mia figlia quando aveva 5 mesi, così fin da subito avrebbe potuto stare a contatto con l’acqua… e io da mamma avrei potuto capire come comportarmi con la mia piccola qualora avesse bevuto acqua o quando va sott’acqua; per affrontare una mia paura e gestire al meglio la situazione. È poi un momento di coccole e relax mamma e figlia; vedo che la mia bimba si diverte e le piace un sacco. Sono stata contentissima!!”
Francesca, mamma di Celeste
Le parole di mamme e papà narrano della dolcezza di un’esperienza in acqua coi propri bimbi fin dai primi mesi.
Ma quali benefici porta ai bambini? E quali ai genitori?
L’acqua è un elemento che avvolge, culla, sostiene e richiama al neonato sensazioni e vissuti noti, che hanno permeato la sua esistenza durante i mesi della gestazione, offrendo quindi una continuità esperienziale al piccolo.
A livello fisico lo stimolo sensoriale dato al corpo dall’acqua è fonte di piacere per il bambino e la quasi totale assenza di gravità gli permette movimenti più fluidi e numerosi che a terra, favorendo la scoperta e conoscenza del proprio corpo e promuovendo lo sviluppo motorio e della coordinazione. Il neonato affina progressivamente movimenti volontari, sempre più precisi, mentre permangono per alcuni mesi dopo la nascita alcuni riflessi innati, come quello di apnea e natatorio.
Nell’acqua l’abbraccio della mamma o del papà, l’essere contenuto e coccolato, crea l’opportunità di un momento relazionale intenso, fatto di ascolto e di sguardi per scoprirsi e conoscersi reciprocamente.
Elemento emergente nei percorsi di acquaticità è l’opportunità anche per mamma e papà di imparare, attraverso l’esperienza ludica, a conoscere meglio il proprio bambino scoprendone qualità e competenze ed acquisendo maggior sicurezza in sé stessi e fiducia nel bambino.
Gli incontri offrono lo spazio alle esperienze di gioco, accompagnate da varie tipologie di materialedidattico, adatto alle diverse età e competenze dei piccoli, e spesso anche dal canto.
Il divertimento e la condivisione in gruppo promuovono la socializzazione tra famiglie che stanno attraversando insieme un periodo particolare del proprio percorso, quello di diventare genitori; questo offre un terreno educativo ed esperienziale anche per i bambini, che hanno l’opportunità di interagire con altre figure adulte e relazionarsi con altri bambini.
Quali timori frenano i genitori?
Possono esserci, da parte dei genitori, ansie e timori a partecipare ad attività in acqua, legati alle stagioni (caldo/freddo), a difficoltà gestionali dei ritmi del bambino legati a fame/sonno o agli spostamenti. Solitamente questi percorsi vengono proposti in strutture che abbiano acqua calda sopra i 32°C. Ed anche l’ambiente ha la sua importanza: che sia accogliente e caldo, poco
rumoroso e poco affollato, in modo che gli stimoli per i bimbi siano contenuti, che faciliti il genitore nel gestire i momenti dei cambi. L’operatore può dare tutte le necessarie indicazioni in merito. Va osservato che l’attività in acqua può essere anche un elemento che favorisce l’appetito ed il sonno.
Stare in acqua non presenta controindicazioni particolari anche per bimbi molto piccoli; se l’acqua non fosse molto calda meglio aspettare almeno i 3 mesi del bimbo. Molti corsi iniziano proprio da qui: quando il bimbo si fa più curioso verso il mondo e inizia ad osservare e cercare gli oggetti!
Solo problemi di salute importanti possono precludere la partecipazione.
L’obiettivo del percorso è comunque il piacere: di stare in acqua, di stare insieme e di relazionarsi. Ed attraverso il divertimento di promuovere la crescita e l’apprendimento!
… e può proseguire in modo continuativo nel tempo!
E ora siete pronti a tuffarvi ed immergervi coi vostri bimbi in un mondo di coccole, giochi, relazione e…nel caldo abbraccio dell’acqua?
Ringraziamo Claudia per la spiegazione! Vi lasciamo i suoi contatti se aveste piacere di partecipare ad uno dei suoi corsi in acqua o a una delle tante iniziative che propone:
Claudia Gratton
Educatrice Perinatale – Consulente del Portare – Referente Certificata Il Parto Positivo e Babybrains®
telefono: 348/3269727
indirizzo mail: gratton.claudia@outlook.it
facebook: @crescereinsieme.tn