Le mie abitudini in cucina sono cambiate completamente nell’arco degli ultimi 11 anni e dall’alimentazione sono passata all’oggettistica. Sì, anche l’armamento culinario è stato travolto dalla mia voglia di essere green (anche) in cucina.
In cucina produciamo tantissimi rifiuti e adottare delle corrette abitudini può aiutare a ridurli di molto.
Sono stati piccoli cambiamenti avvenuti negli anni. Non fatevi prendere dall’ansia di stravolgere tutto e subito , oppure rischiate di sentirvi sovraccariche e mollare!
Ciao ciao cialde
Mi hanno regalato una macchinetta per bevande calde ed è stato un tripudio di caffè, tisane, cioccolate e affini. Poi ho fatto i conti con gli zuccheri ingurgitati, il costo e soprattutto i rifiuti. Siccome non sono Chiara Ferragni e non mi faccio fare abiti con l’alluminino delle cialde, ho capito che era il momento di abbandonare la macchinetta infernale e tornare alla cara vecchia Bialetti. Con somma gioia di mio marito . E dell’ambiente.

Ho trovato una torrefazione vicino a casa e compro il caffè sfuso, di super qualità.
Pellicola alimentare? No grazie.
Io sono l’Imperatrice dell’avanzo e quindi mi capita di avere tante ciotole nel frigo. Ho pensato fosse assurdo usare la pellicola per ricoprire tutto quindi alcuni anni fa ho scoperto le pellicole ricoperte di cera (d’api o vegetale), non ho perso un attimo. Le uso da anni con grande soddisfazione, insieme ai sistemi tradizionali : piatto sopra la ciotola e Tupperware.
Per me sono un mai più senza.
Essere green in cucina con i tovaglioli?
Carta carta carta. Carta ovunque. Ho visto con quale velocità consumavo i rotoli di Scottex e mio marito ha innocentemente suggerito di tornare ai cari vecchi tovaglioli di stoffa. Bravo marito! Ne ho di diversi colori e tessuti, quando abbiamo amici a cena sono tutti spaiati ma bellissimi. In lavatrice ho sempre un posticino per infilarli e si stirano in un attimo (sì, li stiro).
Frida ha anche confezionato dei portatovaglioli con il pannolenci così ognuno ha il suo!
Lavare i piatti a basso impatto
Ho una vecchia lavastoviglie al piano di sotto che non usiamo quasi mai e lavo i piatti a mano senza troppi pensieri.
Ho trovato vicino a casa un produttore di detersivi bio che ha anche lo spaccio. Perfetto! Capisco che non sia così facile per tutti ma provate a googlare perché di queste realtà ce ne sono più di quante non si immagini.
Oppure potete usare il detersivo solido di Officina Naturae!
Le spugne sintetiche che si rompono solo a guardarle? Bye bye. Solo Ecococonut e Ecoliving.
Le spugne in cocco mi sono durate 2 anni quindi direi che sono super economiche se pensiamo alla durata!

Vetro? Sì grazie!
Ci sono molti più prodotti di quanto non si pensi in vetro: tipo l’olio di semi. Sì, lo trovate bio e nella confezione di vetro.
Non compro bibite e bevande varie confezionate nella plastica (le cose serie sono tutte nelle bottiglie di vetro…).
Inoltre ho cominciato da poco a produrre in casa sciroppi e bevande fermentate per quando si ha voglia di qualcosa di diverso dall’acqua. La nostra acqua del sindaco è buonissima e se si ha la fortuna di poterla bere, approfittiamone! Purtroppo non è così per tutta Italia.
Cultura alimentare? Sì, ne abbiamo bisogno!
Sembra un paradosso ma dagli anni ’80 la cultura alimentare in Italia è in declino. Saranno i tempi e la mentalità, am ormai il cibo pronto alletta più di tutto. È solo per il tempo? Non credo. Manca proprio la cultura, che ci porta a spendere una marea di soldi e riempire la casa di cibi precotti che notoriamente hanno packaging poco amici dell’ambiente.
Manca il tempo? A volte la voglia. Ho un’amica che ha imparato a surgelare tutto, così prepara in casa e poi scongela all’occorrenza. Ci sono i menu settimanali o si può cucinare con i bambini per coinvolgerli nelle attività di casa. Le possibilità sono innumerevoli e sul nostro profilo Instagram ne parliamo spesso! Meno cibi processati e più gusto per le nostre papille gustative.
Se avete domande commentate qui sotto!
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