Il lavaggio dei pannolini è lo scoglio che più fa desistere i futuri genitori dal provare ad utilizzarli.
Spesso mi chiedono “ma non ti fa schifo lavare la cacca del bimbo?”, in questi casi sorrido e abbraccio il malcapitato ingenuo, rispondendo che laverà la cacca del bimbo da posti che nemmeno ancora immagina.
Insomma, o metti in conto di rifare l’arredamento ed il guardaroba ogni mese, o accetti il tuo triste destino di genitore di neonato!
Il pannolino lavabile è il meno, davvero.
In confronto a body lerci fino al collo perchè l’usa e getta non ha tenuto, momenti che non sai nemmeno da che parte afferarre tuo figlio… il lavabile è decisamente poca roba!
Pre-lavare a mano prima di stoccare
I pannolini sporchi solo di pipì finiscono nel bidone dello stoccaggio senza alcun prelavaggio. L’unica cosa da fare è separare la parte impermeabile dalla parte assorbente dove possibile (tipo tirare fuori gli inserti dai poket, staccare i bottoncini deigli ai2…). Questo per permettere un lavaggio migliore senza doverci rimettere le mani in seguito.
Idem le wetbag: c’è chi le riutilizza più e più volte, magari dando una veloce sciacquata. Io avendone tante preferisco lavarle dopo ogni utilizzo.
Invece per i pannolini contenenti anche la cacca si ha un passaggio in più perchè è necessario rimuovere le feci dai tessuti. Io consiglio sempre di usare delle veline, lavabili oppure no la cosa poco cambia. Dovete rimuovere il grosso delle feci e gettarle nel water (come con i pannolini usa e getta, anche se la maggiorparte della gente non lo sa o “non gli importa”). Poi la velina usa e getta può essere eliminata nel residuo mentre la velina lavabile riceve una veloce sciacquata e strizzata per finire anche lei nel bidone dello stoccaggio.
Se non usate veline, rimuovete le feci e sciacquate l’inserto sporcato prima di metterlo a stoccare.
Non prelavate con saponette di marsiglia: è il modo più facile per cerare i pannolini! Basta veramente l’acqua, dovete rimuovere “il grosso”, non lavarli a mano. (Siamo mica matte!)
Prelavaggio in lavatrice
Per il lavaggio “normale” (dello strippaggio, lavaggio approfondito, parleremo un’altra volta) recuperate dallo stoccaggio i pannolini e gettateli in lavatrice. Se avrete già separato inserti e cover ad ogni cambio, il passaggio da bidone a lavatrice sarà molto rapido e la puzza relativamente poca!
Impostate un prelavaggio nella lavatrice, o un ciclo breve di 10-15 minuti. Con acqua fredda o 30 gradi va più che bene. Non è necessario aggiungere detersivi, è solo un primo passaggio per eliminare il grosso della pipì contenuta nei pannolini. L’importante è che si concluda con una centrifuga, per far si che i liquidi vengano scaricati.
Dopo questo prelavaggio potete inserire altri capi, se non avete riempito la lavatrice di pannolini. Io aggiungo asciugamani, lenzuola, pigiami o magliette in base alla temperatura a cui poi lavo.

Lavaggio vero e proprio
Successivamente al prelavaggio impostate il lavaggio vero e proprio: un ciclo cotone, con una centrifuga adeguata ma non eccessiva, a 40 o 60 gradi.
- Il ciclo cotone è preferibile perchè è più lungo e di default carica molta più acqua: in alternativa potete aggiungere acqua dal cassettino se la lavatrice lo consente.
- La centrifuga che io consiglio è di 1000-1200 giri. Meno di così, i pannolini ci impiegherebbero tantissimo ad asciugare. Più di così, rischiate di usurare gli elastici prima del tempo. Una volta ogni tanto non è un problema, parliamo di routine.
- La temperatura dipende dai vostri pannolini: leggete sempre l’etichetta prima di lavarli, alcuni riportano espressamente di non lavare a più di 40 gradi, altri più validi consentono i 60 gradi. Il rischio è quello di rovinare il PUL se li lavate ad una temperatura più elevata di quella consentita. Consiglio quindi di attenersi alle etichette, 40 gradi sono già un’ottima temperatura per l’eliminazione della maggiorparte dei batteri. Eventualmente potete valutare un lavaggio più alto una volta ogni tanto, per evitare che si usurino troppo.

Detersivo
Per lavare i pannolini assicuratevi che il detersivo sia senza enzimi AMILASI e PROTEASI leggendo bene l’etichetta. Questi sono due enzimi presenti generalmente nei detersivi perchè rimuovono perfettamente le macchie organiche (tipo erba, terra, sangue, rossetto….). E quindi i risultati del lavaggio sono molto più eclatanti. Il problema è che le rimuovono “mangiando” la sostanza organica, ed i pannolini sono composti da inserti in cotone, bamboo e canapa (quindi fibre naturali, organiche). Di conseguenza i pannolini, che sono sottoposti a tantissimi lavaggi frequenti rispetto ad abiti comuni, vengono usurati molto più velocemente utilizzando detersivi contenenti amilasi e proteasi.
Come detto sopra per la centrifuga, una tantum non è un problema, il problema è la routine!! Quindi non impazzite se in vacanza scordate il detersivo a casa. Usate quello che capita e poi quando sarete di ritorno tornate alle vostre abitudini.
Calcolate anche che in molte altre nazioni questa accorteza viene del tutto snobbata ed i lavabili vengono usati ugualmente, quindi se non riuscite a farne a meno non è un problema così grosso.
Consiglio di utilizzare detersivi ecologici, biologici, più naturali possibili. Perchè alcuni residui possono comunque rimanere sui capi, che sono a contatto con la parte più delicata del corpo. Se questo poi vi sprona a passare al biologico per tutto il bucato, ancora meglio!
Percarbonato di sodio
Il percarbonato è una polvere che si attiva in acqua calda e rilascia particelle di ossigeno che contribuiscono all’igienizzazione dei capi e alla rimozione delle macchie. Si trova come ingrediente principale in tutti gli smacchianti in commercio. In questi casi però è condito da profumatori e sbiancanti ottici (cioè una passata di bianchetto sulle macchie, che restamo presenti e vengono fuori al prossimo lavaggio), che fanno lievitare il prezzo e danneggiano l’ambiente. Consiglio quindi di comprare percarbonato di sodio puro, che costa un decimo ed è valido alla stessa maniera!
Acido citrico
L’ammorbidente è bandito quando si parla di lavare i pannolini, perchè rende morbidi i tessuti solo creando una patina soffice sopra alle fibre. Che però in questo modo perdono assorbenza! Se avete un’acqua molto dura e non potete contare sull’asciugatrice per ammorbidire gli inserti, potete utilizzare l’acido citrico come addolcente. I risultati sono davvero strepitosi!
Bicarbonato
Non serve a una mazza per lavare, evitatevi pure lo sbattimento di aggiungerlo.
Risciacquo
Impostate in seguito al lavaggio un risciacquo aggiuntivo per eliminare ogni possibile residuo di detersivo. Se non fosse previsto dalla vostra lavatrice, aggiungete un nuovo ciclo breve uguale al prelavaggio. Quindi ok bassa temperatura, centrifuga adeguata e nessun detersivo.