Noi siamo quello che mangiamo quindi non c’è da stupirsi se sono state ritrovate microplastiche nel corpo umano. Era solo questione di tempo.
Già negli scorsi mesi abbiamo parlato della presenza di microplastiche nei pesci e di come sia ormai quasi impossibile trovare fauna ittica non affetta dall’inquinamento.
Sono frammenti così piccoli che è impensabile non finiscano nella catena alimentare e quindi nei nostri piatti.
Una carta di credito a settimana
Sì, una carta di credito pesa circa 5 grammi ed è la quantità di plastica che noi ingeriamo ogni settimana, secondo una ricerca dell’Università di Newcastle in Australia. Vista la quantità di rifiuti che finisce ogni anno nell’ambiente , non c’è da stupirsene. E nonostante tutto c’è chi ancora se ne infischia bellamente e crede che l’emergenza climatica e ambientale sia materia da perditempo. La plastica si trova ormai in ogni punto del globo e a causa delle correnti è stata trovata anche sulle spiagge più remote. Nei decenni passati questo materiale sembrava essere la soluzione a tutti i mali: economica, pratica, igienica. Adesso stiamo pagando le conseguenze di una politica basata sulla comodità e totalmente assenza di lungimiranza.

E’ da capire se tali frammenti possono essere una minaccia alla salute umana o solo un “semplice” fastidio. Come è possibile che siano state trovate microplastiche nel corpo umano?
La ricerca dei frammenti nel corpo umano
Studi austriaci e americani hanno rilevato la presenza di nano e microplastiche nelle feci e negli organi quali polmoni, fegato, milza e reni. Parliamo tra gli altri di tracce di BPA/PET/PE che non sono proprio salubri per la salute umana.
Sembra al momento che questi ritrovamenti non influiscano negativamente sulla salute delle persone ma il rischio è l’accumulo e gli eventuali effetti da intossicazione visibili magari tra anni.
Cosa possiamo fare
Possiamo continuare a modificare le sonore abitudini ed indirizzarci sempre più verso prodotti senza plastica, comprare meno e non cedere alla falsa illusione del riciclo. Infatti tanti si lavano la coscienza dicendo “io faccio una raccolta differenziata perfetta” ma non dimentichiamoci che la plastica non può essere riciclata all’infinito , anzi ha un ciclo di vita abbastanza corto. E poi? Poi i suoi frammenti rimarranno nell’ambiente per centinaia di anni. Moltissimi in assoluto e un’eternità se pensiamo che molti oggetti di plastica vengono usati per pochi minuti (es: bicchiere, posata, piatto, bottiglietta etc).
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