Strategie per vivere bene la gravidanza suggerite da Sara Lampronti, psicologa e psicoterapeuta.
Come stare bene in gravidanza?
Con questo articolo vi vorrei dare le indicazioni che hanno dato sostegno e aiuto a me durante la gravidanza. E che ora propongo come professionista.
Vorrei brevemente descrivervi tre strategie per imparare a stare bene con la propria gravidanza
- Consapevolezza e mindfulness
- Accettazione delle emozioni e dei pensieri
- Focus sui valori
Consapevolezza in gravidanza e mindfulness
Con il termine Mindfulness si intende il prestare attenzione a quello che sta accadendo nel momento presente, con consapevolezza, con un atteggiamento di apertura e curiosità.
I risultati delle ricerche sull’applicazione di protocolli mindfulness in gravidanza e maternità ci dicono:
- La pratica della mindfulness porta ad una riduzione dello stress e ansia connesse alla gravidanza;
- Contribuisce alla prevenzione della depressione post-partum e dei disturbi dell’umore.
- Maggior benessere ( emozioni, relazioni con il bambino e il partner);
- Maggior attenzione nei confronti del neonato.
Io già prima di rimanere incinta praticavo mindfulness, ma con la gravidanza ho cambiato la prospettiva durante le pratiche. Non importa se non avete mai meditato; si è sempre in tempo per provare questa esperienza, e la mindfulness ci insegna che non c’è una buona e cattiva meditazione, ma la cosa importante è provare e osservare cosa avviene, cosa si sta vivendo nel momento presente.
Vivere una maternità consapevole significa essere nel momento presente con il proprio corpo, con il proprio bambino. Significa aprirsi all’esperienza di mamma con cuore aperto e occhi aperti e curiosi.
Maternità consapevole significa stare a contatto con il proprio bambino anche in una situazione di stress.
“Quando sei in grado di stare nel momento presente e a contatto con il tuo bambino, trasmetterai a lui questa capacità, lui si sentirà al sicuro”.(Thich Nhat Hanh).
Esercizi utili sul respiro
ESERCIZIO SUL RESPIRO. Un breve pratica mindfulness, è quella sul respiro. Scegliete una posizione comoda, poggiate le mani sulle gambe e i piedi a terra. Potete chiudere gli occhi oppure, se preferite, teneteli aperti e fissate un punto davanti a voi o nel pavimento. Iniziate a percepire la pianta dei piedi a contatto con il pavimento, percepite il contatto delle gambe e della schiena sulla sedia… Ora spostate l’attenzione sul vostro respiro. Notate l’aria che entra e che esce dalle narici, notate l’aria fresca che entra e l’aria calda che esce. Seguite il respiro per tutta la sua durata, mentre inspirate ed espirate.
Percepite le sensazioni dell’addome quando l’aria entra ed esce dai vostri polmoni. Spostate l’attenzione sui movimenti della gabbia toracica. E ora appoggiate una mano sulla vostra pancia per accompagnare il movimento del respiro.

Prendete consapevolezza di tutte le sensazioni fisiche che accompagnano la respirazione. Se nella vostra mente affiorano dei pensieri, riportare l’attenzione al respiro.
Lo scopo non è controllare il respiro, né tanto meno i pensieri, ma semplicemente notare la tua esperienza nel momento presente.
Ciascuno di noi ha un’esperienza diversa; in generale la medesima persona fa esperienze molto differenti ogni volta che prova questa pratica.
Il nostro respiro può diventare la nostra ancora per restare nel qui e ora.
E’ sempre con noi, ed è un’azione nostra, del nostro corpo.
Dott.ssa Sara Lampronti
Psicologa Psicoterapeuta
www.saralampronti.it
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