Cos’è il PUL? Perchè è stata la svolta nel campo dei lavabili?
Tessuto in PUL: santisimo chi l’ha inventato!
PUL è la sigla che indica il Poliuretano Laminato. Questo è un tessuto in fibre di poliestere che subisce un processo chimico di laminazione. Si ottiene un tessuto impermeabile, morbido e traspirante usato per creare indumenti ed accessori che hanno bisogno di essere impermeabili, comodi e lavati spesso. Simile al PUL è il TPU (Poliuretano Termoplastico), la differenza sta nel fatto che la laminazione avviene tramite un processo termico e non chimico: il tessuto risulta leggermente meno plasticoso e più morbido, ma più sensibile alle temperature e all’usura. Alcune marche di pannolini utilizzano PUL, altre TPU: essendo il secondo più raro e comportandosi come il primo, lo raggruppiamo all’interno della dicitura “PUL”.
Nel mondo dei pannolini lavabili, le cover in PUL sono state la vera rivoluzione che ha permesso di passare da prerogativa di pochi hippie a pratica comune e diffusa. La gestione delle cover in PUL è molto più semplice di quelle in lana: non hanno bisogno di essere lanolinizzate e non hanno il problema della compressione (ne parlavamo nel focus cover in lana). Le cover in pul si lavano in lavatrice e sono impermeabili quanto il nylon che riveste i pannolini usa e getta ma, a differenza di questo, sono traspiranti.
La maggiorparte dei pannolini che trovate in commercio (oserei dire tutti) sono rivestiti in PUL. Sia che si parli di cover, che di AIO, che di AI2, che di Poket. Ogni marca ha il proprio PUL, ce ne sono di più rigidi e più morbidi, più o meno resistenti alle alte temperature, più o meno costosi.
Problematiche
Di norma i pannolini in PUL non vanno inseriti in asciugatrice nè vanno lasciati ad asciugare sopra a termosifoni, stufe o sole estivo diretto: questo perchè il calore potrebbe sciogliere parte della laminazione.
Altre azioni possibilmente “pericolose” per il PUL sono le mollette sullo stendino (se troppo dure o con bordi taglienti) e l’utilizzo di olii essenziali durante il lavaggio o lo stoccaggio. Questo perchè gli olii essenziali sono molto aggressivi con le materie plastiche e possono sciogliere la laminazione. Anche il pensiero che si tratti di poche gocce disciolte in un intero lavaggio non è corretto, poichè essendo l’olio non idrosolubile succede che le microgocce girino libere nell’acqua del lavaggio e, nel caso una goccia si posi proprio sulla parte laminata, creerà un foro in quel punto. Andando quindi a minare l’impermeabilità del pannolino.
Con un po’ di cura nella stesura ed evitando olii essenziali siete al sicuro!
Come sono fatte le cover in PUL?
Generalmente le cover in PUL hanno la forma sagomata di un pannolino usa e getta.
Da modello a modello si possono differenziare per alcuni aspetti:
- a taglie oppure regolabile (con bottoni o elastici).
- chiusura con bottoni o velcro.

- con o senza doppia barriera intorno alle cosce.

- elasticizzato o fisso intorno alla vita.

- più o meno quantità di tessuto ( modelli più asciutti per utilizzo diurno che il bimbo viene cambiato più spesso, modelli più abbondanti per poter coprire le grandi imbottiture notturne)
- presenza di alette (per tenere più fermo un inserto)

- qualità del PUL

Come già detto, non esiste il modello perfetto. Ogni bimbo ed ogni genitore avrà preferenze per alcuni aspetti piuttosto che per altri. L’unico modo per trovare il modello perfetto è provarne il più possibile!
Boxer in pul e pile
Oltre alla tipologia descritta sopra, vi sono anche dei modelli di cover che abbinano PUL e pile. Il pile viene applicato ai bordi della cover (ovvero intorno alla vita ed alle cosce) in sostituzione degli elastici. Questo permette di avere cover che segnano meno pur mantenendo l’aderenza necessaria ad evitare perdite. I bimbi ben in carne e quelli che usano cover di notte sono i più interessati da questo vantaggio!
Si possono trovare sia boxerini interi che aperti.
Quelli interi hanno il vantaggio di non avere punti di tensione, per un maggiore comfort. L’unico svantaggio è il fatto di dover togliere completamente i pantaloni al cambio della cover.

Quelli aperti hanno il vantaggio di poter essere rimossi senza spogliara il bimbo completamente. Alcuni modelli inoltre possono essere regolabili su più taglie con i bottoncini laterali.

Altri utilizzi del PUL
Il PUL può essere utilizzato egregiamente in tutte le situazioni in cui è richiesta impermeabilità e morbidità. Nel mondo dei pannolini lavabili ad esempio vengono realizzate in PUL le wetbag (borsette impermeabili per contenere i cambi sporchi qundo si è in giro) e i teli per il cambio. Rimanendo in abito maternità, le coppette assorbilatte vengono realizzate con questo materiale così come salvaslip ed assorbenti lavabili. Allargando lo sguardo, vengono realizzati in PUL tovagliette per la colazione, grembiuli per le atività artistiche, traverse per i lettini, bavaglini…
Il PUL è veramente un materiale eccezionale!