Vivere senza plastica 5: la mia esperienza

La plastica è ovunque a casa mia: giochi, accessori, oggetti in cucina, elettrodomestici, cancelleria, creme.

Sommersi dalla plastica

Ho cominciato a capire che c’era qualcosa che non andava quando mio  marito si è lamentato per le immondizie: “E’ possibile avere sempre così tanto da buttare?”.

A quel punto ho iniziato ad aprire gli occhi e ad osservare l’enorme quantità di imballi che ci portavamo a casa. E ho preso paura.

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Credit: Vita Senza Plastica

Mentre giocavo con Frida ho contato i giocattoli in plastica. A mia discolpa posso dire che il 90% sono ereditati o scambiati ma comunque mi sono resa conto che viviamo davvero in un mondo di plastica.

Quali sono stati i miei primi passi ?

La cucina! La maggior parte dei prodotti alimentari che acquistiamo sono biologici ed è difficile trovare confezioni grandi/formato famiglia. Ho scovato un paio di negozi che vendono alimentari sfusi e non li lascerò mai più. Nei super vicino a casa compro frutta e verdura (nei sacchetti riutilizzabili portati da casa) e poche altre cose che nella sfuseria non trovo.

È tutto plastic free? No, ma il 90% sì.

Poi ho cominciato a diminuire l’acquisto di oggetti. Proprio in generale compro meno.

Già dall’anno scorso ho eliminato dalla lista dei negozi i fast fashion come Zara e H&M perché usano per lo più tessuti sintetici e contribuiscono all’aumento del consumo usa e getta anche nel campo dell’abbigliamento.

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Più qualità e meno quantità.

Per noi è stato facile cominciare?

Sì, perché già da anni seguiamo un’alimentazione amica dell’ambiente, perché nella natura ci abitiamo e i nostri studi universitari sono in questo campo.

Insomma sono argomenti a noi culturalmente vicini.

Abbiamo cambiato delle abitudini, ci informiamo , proviamo a fare proselitismo in modo sano Come? Nei bar dico che non voglio la cannuccia oppure diffondo informazioni utili per tutti, invoglio altra mamme al parco ad usare le borracce invece delle bottiglie di plastica etc.

La plastica è il più grande dei mali?

No, non è la sola causa dell’inquinamento ma bisogna eradicare la mentalità dell’usa e getta. Compriamo plastica se l’oggetto è destinato ad avere lunga vita.

Entriamo nell’ordine delle idee che il nostro è un percorso: da qualche parte bisogna cominciare e ogni gesto è importante.

Non ascoltiamo chi denigra ogni piccolo passo fatto – a questi proposito suggerisco di iscrivervi ai gruppi Facebook No waste stranieri perché 8/10 nei gruppi italiani si fa solo sfoggio di chi è più bravo e bello o trovate qualche negoziante che cerca di farsi pubblicità. Purtroppo vengono poi date informazioni incomplete, buttate lì a caso e se io non conoscessi bene gli argomenti trattati vi assicuro che ne uscirei ancora più confusa.

Prendere coscienza è già il primo passo, poi bisogna però passare all’azione e non lavarsi la coscienza con una perfetta raccolta differenziata (sull’argomento torneremo a settembre). Il punto non è riciclare ma non produrre rifiuti.

Qui andiamo a bomba al prossimo argomento.

Dove incontro difficoltà

Non ho ancora capito come eliminare la plastica in alcuni settori:

Make up: sono appassionata di trucco e onestamente non mi metterò mai a produrre in casa ombretti, mascara e rossetti. Al momento non ho nessuna risposta e anzi sono ben accetti i  suggerimenti.

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Creme viso: sto testando delle creme in vetro che probabilmente saranno anche su Frida nelle prossime settimane, ma rimane come struccarmi . Forse in questo caso autoprodurrò l’acqua micellare.

Capelli: la mia routine prevede 5 prodotti e due sono in confezione di plastica. Pensavo di chiedere ai produttori di trovare confezioni alternative oppure di venderli in tanica (vorrei prenderli per il negozio). Sì, potrei anche trovare soluzioni fatte in casa e ci sto pensando- magari li sperimentiamo insieme?

Elettronica: tutto è plasticoso e mi sono imposta di comprare meno e cercare di far durare i devices più a lungo.

Questo è un breve riassunto del mio percorso ma tanto altro lo trovate anche sul profilo Instagram.

Vi invito a continuare a leggere il nostro blog, a seguirci sulla pagina Facebook e nel gruppo di Frida!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Frida

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